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Emicrania
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Materiale linguistico moderno

Gyurkovics, Tamás

Emicrania : storia di un senso di colpa / Tamás Gyurkovics ; traduzione di Andrea Rényi

[Udine] : Bottega errante, 2022

Radar ; 2

Abstract: Erno Spielmann è un uomo mite, tranquillo, allegro. Ha una famiglia, dei figli e lavora come contabile in un teatro di Tel Aviv; vive nella comunità multietnica del quartiere, ebrei come lui emigrati dopo la deportazione nei campi di sterminio nazisti. Ha un unico tormento: soffre di frequenti attacchi di emicrania. Un giorno che sembra uguale a tutti gli altri, una coppia di gemelli lo attende fuori dal teatro. L'incontro lo turba profondamente e riaffiorano i ricordi che lo riportano ad Auschwitz-Birkenau e al suo ruolo nel campo: il custode dei gemelli di Mengele. Qualche tempo più tardi a Gerusalemme inizia il processo ad Adolf Eichmann. Con un pretesto, Erno acquista una radio per seguire la diretta che cambierà la storia: il suo segreto sta per essere svelato.

Tra le pagine
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Materiale linguistico moderno

Hamilton, Hugo

Tra le pagine / Hugo Hamilton ; traduzione di Marco Rossari

Torino : Einaudi, 2022

Einaudi stile libero. . Big

Abstract: «Eccomi qua, infilato in un bagaglio a mano, trasportato per l'aeroporto JFK. La proprietaria è Lena Knecht. Mi porta a casa. Di nuovo a Berlino, la città dove sono stato scritto. Dove quasi cento anni fa sono stato stampato per la prima volta da una piccola casa editrice. La città da cui il mio autore scappò il giorno in cui Hitler salì al potere. Il mio valore di seconda mano è modesto. Sono stato tradotto in tante lingue. Un paio di volte sono stato trasformato in un film. Ma eccomi qua in persona, leggermente sciupato e sbiadito. Leggibile, come sempre». Il protagonista di questo romanzo è una prima edizione de La ribellione di Joseph Roth, una novella che narra la storia del suonatore di organetto Andreas Pum. Quando nel 1933 la vecchia copia del libro viene tempestivamente salvata dai roghi nazisti a Berlino, la sua vita comincia a intrecciarsi con le esistenze di tante persone: da quella del suo stesso autore, scrittore ebreo-austriaco in fuga, a quella di David Glückstein, professore ebreo di Letteratura tedesca alla Humboldt. Fino alle avventure di una ragazza che trova sul retro del libro una piccola mappa disegnata che la condurrà a Berlino, dove tutto è iniziato. Elegante e caleidoscopico, Tra le pagine è un libro che accende tutto il nostro amore, millenario, per la lettura e la letteratura. (Fonte: Editore)

Il passo falso
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Materiale linguistico moderno

Morpurgo, Marina <1958- > - Morpurgo, Marina <1958- >

Il passo falso / Marina Morpurgo

Milano : Astoria, 2022

Astoria/contemporanea

Abstract: Il professor Emilio Rastelli è un pediatra in pensione. Da sempre un uomo ruvido, difficile e chiuso, non ha mai voluto parlare del suo passato, e in particolare della sua famiglia. Ma ora che la demenza senile comincia a intaccare il suo autocontrollo, dietro al suo caratteraccio sembra mostrarsi un'ombra assai più oscura: forse il professor Rastelli non è chi ha sempre sostenuto di essere. Inutile cercare risposte da lui, che ormai alterna momenti di lucidità ad altri di agitazione e delirio, che la moglie e il badante faticano a contenere. Ma un vago indizio c'è, perché il professor Rastelli spesso fugge di casa e ogni volta viene ritrovato mentre si aggira lungo la costa orientale del lago di Como. Lentamente, in un racconto parallelo, emergono due ragazzi, le cui esistenze si sono incrociate tra il 1943 e il 1944: Giuseppe, ebreo, figlio di un'inglese e di un italiano, in fuga per la sopravvivenza, e Antonio, giovane camicia nera che con indifferenza compie razzie ai danni di ebrei e antifascisti. Entrambi belli e biondi, entrambi giovani, entrambi gravitano sulle sponde del Lario. Morpurgo ci regala una lezione di storia mostrando una volta di più come il destino possa forgiare, in modo casuale, le esistenze di vittime e carnefici.

Salvarsi a vanvera
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Materiale linguistico moderno

Colagrande, Paolo

Salvarsi a vanvera / Paolo Colagrande

Torino : Einaudi, 2022

Abstract: Autunno 1943. Secondo un'antica maledizione - inventata di sana pianta e venduta al comando tedesco come leggenda popolare - nelle viscere di una miniera di carbone sulla sponda del Rio Fogazza si nasconderebbe la Salamandra Ignifera Gigante Cinese, capace di folgorare a vista qualsiasi forestiero si avvicini. Per l'ebreo Mozenic Aràd, che giusto prima delle leggi razziali ha pensato bene di diventare Mestolari Aride, la scoperta casuale del giacimento è l'unica speranza di salvare se stesso e la sua famiglia. E così, mettendo insieme una squadra di persone altrimenti destinate a fine certa - una professoressa di liceo, un suonatore di clavicembalo, un fattorino e un numero imprecisato di irregolari che dal giorno alla notte si cuciono addosso il titolo di geologo, minatore, fuochista, carpentiere o artificiere - Aride comincia a vendere carbone alle milizie, tenendole ben lontane dalla miniera con lo spauracchio della vampa infuocata. Finché il maggiore Aginolf Dietbrand von Appensteiner, comandante di piazza, comincia a insospettirsi... Dopo La vita dispari, Paolo Colagrande ci consegna un romanzo straripante d'intelligenza e di invenzioni. Pagina dopo pagina, assecondando «l'impostura del destino», costruisce una bugia grande quanto un intero paese: il piano geniale di un pugno di ebrei padani per salvarsi la vita. «È obbligatorio esagerare, se no cosa si racconta a fare». Si può immaginare una Resistenza coloratissima, sgangherata, ma non per questo meno seria? Per chi è nato con il cognome sbagliato, l'autunno del '43 è nero come il carbone. Forse nasce da qui l'idea spericolata e geniale di Aride Mestolari: tenendo il piccolo Cali sempre per mano, organizza dall'oggi al domani un'improbabile combriccola di minatori. L'imperativo categorico è salvarsi la vita - la sua, e quella degli altri - a dispetto di un destino in apparenza già scritto.

Un nome che non è il mio
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Brunialti, Nicola

Un nome che non è il mio : [storia di un bambino in fuga dal ghetto di Varsavia : romanzo] / Nicola Brunialti ; prefazione di Amedeo Spagnoletto

Milano : Sperling & Kupfer, 2022

Pandora

Abstract: Vienna, 2020. Rudolf Steiner è invecchiato con la convinzione che tacere il suo passato doloroso fosse l'unico modo per tenere la sua famiglia lontana da quella sofferenza. Le cose cambiano il giorno in cui suo nipote Marcus, quindicenne ribelle che ormai vede solo alle feste comandate, viene sospeso per cinque giorni per aver imbrattato i muri della scuola con frasi oltraggiose verso una compagna di classe di religione ebraica. È allora che Rudolf comprende che la memoria che smette di essere detta smette anche di essere compresa ed è così che propone al ragazzo un viaggio in Polonia, l'ultima occasione per rivivere una storia che nemmeno le sue figlie conoscono. Varsavia, 1939. Se c'è una cosa che Janusz ha imparato dai film e dai fumetti è che gli eroi vincono sempre. Finché, una sera, suo padre Yaacov Katznelson, negoziante ebreo di Lodz, torna a casa con un occhio nero e la camicia strappata, dopo essere stato aggredito senza alcun motivo. Allora, due sono le possibilità: o non è un eroe, o i film raccontano bugie. Di certo, non può immaginare, a cinque anni, quello che il suo popolo e la sua famiglia dovranno sopportare. Ma Janusz capirà sulla propria pelle che gli eroi esistono eccome e ne incontrerà tanti, come quell'infermiera Jolanta che gli cambierà la vita per sempre. Un nome che non è il mio è un romanzo toccante e profondo ispirato alla vera storia di Irena Sendler, l'eroina polacca conosciuta come la «Schindler di Varsavia», che nei primi anni Quaranta riuscì a salvare quasi tremila bambini ebrei.

40 cappotti e un bottone
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Sciapeconi, Ivan

40 cappotti e un bottone / Ivan Sciapeconi

Milano : Piemme, 2022

Abstract: Estate 1942. Alla stazione di Nonantola, in provincia di Modena, scendono quaranta ragazzi e bambini ebrei. Sono scappati dalla Germania nazista grazie all'organizzazione di Recha Freier e, con i loro accompagnatori, stanno cercando di arrivare in Palestina, ma la guerra li ha costretti a continui cambi di direzione: prima la Croazia, poi la Slovenia, ora l'Italia. A Nonantola vengono sistemati appena fuori dal paese, a Villa Emma. Sembra che il peggio sia passato. Ci sono lezioni, assemblee e i più grandi imparano mestieri che un giorno potrebbero essere utili. Tra i ragazzi e le ragazze di Villa Emma c'è anche Natan, che inizialmente vede tutta questa attenzione con sospetto. Bruciano ancora il ricordo del padre trascinato via nella notte, l'addio della madre e del fratello più piccolo. Eppure, a Villa Emma non ci sono stelle gialle da appuntare al cappotto, né ghetti, né retate nella notte. Sembra di essere in un mondo completamente nuovo, dove i contadini portano cibo, il falegname i letti, dove ognuno può fare la propria parte. Con l'otto settembre del 1943, però, a Nonantola iniziano ad accamparsi le truppe naziste e per i ragazzi di Villa Emma c'è una nuova fuga da organizzare. Questa volta non sono soli, però, questa volta hanno un intero paese a lottare per loro. Una storia luminosa, inedita e sorprendente. Una storia vera. Uno squarcio di ottimismo nell'orrore della Shoah, 40 ragazzi messi in salvo da un'intera cittadinanza. Questo libro è per loro, per i salvati e i salvatori, perché non siano mai dimenticati. Ma anche perché ancora oggi la normalità del loro eroismo ci commuove e ci sfida a non abbandonarci a facili paure e all'indifferenza.

Fiordicotone
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Materiale linguistico moderno

Casadio, Paolo <1955->

Fiordicotone / Paolo Casadio

San Cesario di Lecce : Manni, 2022

Pretesti

Abstract: Nel giugno del 1945 Alma, ebrea, ritorna da Auschwitz a Lugo di Romagna. Di tutta la famiglia è l'unica sopravvissuta al lager: la sua bellezza l'ha salvata, ma anche condannata alla vergogna e alla colpa. L'unico motivo che la tiene salda è ritrovare la figlia Velia, una bimba di cinque anni detta Fiordicotone, nascosta da uno sconosciuto al momento dell'arresto. Il lungo viaggio di ritorno di Alma si dipana dalla Polonia alla Romagna passando per la Svizzera. L'ingresso in Italia svela un Paese devastato dal conflitto e dalle contraddizioni successive alla fine della guerra. A Lugo Alma non trova più nessuno della comunità ebraica, e anche la sua casa è stata sequestrata e venduta. Un intraprendente parroco, un truffatore redento e un maresciallo dei carabinieri tormentato dai rimorsi l'accompagnano nella ricerca di Fiordicotone. È la storia di una madre che cerca disperatamente sua figlia, una donna che tenta di ritrovare la propria identità; un romanzo che racconta il rientro dai campi di sterminio dei deportati italiani, un tuffo nell'Italia appena liberata.

La ragazza con la stella blu
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Jenoff, Pam

La ragazza con la stella blu : [romanzo] / Pam Jenoff

Roma : Newton Compton, 2021

3.0

Abstract: 1942. Sadie Gault ha diciotto anni e vive insieme ai genitori nel ghetto di Cracovia. Quando i nazisti rastrellano la città, Sadie e la madre, incinta, sono costrette a cercare rifugio nelle fogne. Ha così inizio per loro un lungo periodo di terrore, trascorso al buio nel sottosuolo. Un giorno Sadie alza lo sguardo e, attraverso una grata, vede una ragazza della sua età che compra dei fiori. Ella Stepanek è un'agiata giovane polacca che ha conservato molti privilegi perché la sua matrigna ha ottenuto la benevolenza degli occupanti tedeschi, pur guadagnando per sé e per la famiglia il disprezzo degli amici di sempre. Sola e in pena per il fidanzato partito per la guerra, Ella vaga per Cracovia senza sosta. Un giorno, al mercato, intravede qualcosa che si muove sotto una grata del marciapiede. Quando si accorge che lì si nasconde una ragazza, la sua vita cambia per sempre. Ella decide di aiutare Sadie e la loro diventa presto un'amicizia profonda e intensa, ma la guerra porterà i loro destini in rotta di collisione. Eventi terribili metteranno alla prova tutto ciò in cui credono, ponendole di fronte a delle sfide impossibili.

Dal pianto al sorriso
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Levi, Lia

Dal pianto al sorriso / Lia Levi ; illustrazioni di Carla Manea

Milano : Piemme, 2021

Abstract: È l'aprile del 2021 quando Lia Levi ritrova per caso questo breve romanzo, più di settant'anni dopo averlo scritto. Era sepolto nel cassetto della sua scrivania, venticinque fogli di carta ingiallita dimenticati nel risvolto del diario della madre: il primo libro scritto da Lia quando aveva solo dodici anni, durante la guerra. È ambientato nel periodo delle Leggi razziali fasciste e dell'occupazione nazista, e protagonista è una famiglia ebrea. Non si tratta però della famiglia della scrittrice, bensì di personaggi inventati: ci sono una mamma e un papà, c'è Marcella, la giudiziosa figlia maggiore, e c'è il fratellino Bobi, che è tutto il suo contrario. Ha già un titolo: "Dal pianto al sorriso". Il testo originario viene qui riprodotto fedelmente, come prezioso documento storico, accompagnato da un'introduzione dell'autrice e da un dialogo immaginario tra la Lia di oggi e la Lia ragazzina di tanti anni fa. Età di lettura: da 10 anni.

Friedl e i bambini di Terezín
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Materiale linguistico moderno

Gregotti, Federico

Friedl e i bambini di Terezín / Federico Gregotti

San Dorligo della Valle : Einaudi Ragazzi, 2021

Semplicemente eroi ; 16

Abstract: Un libro per bambini dai 9 anni. La straordinaria storia di Friedl Dicker-Brandeis, artista ebrea che, nel mezzo della barbarie nazista, riuscí, grazie all'arte, a rendere meno penosa la vita di centinaia di bambini deportati e a fare in modo che la loro memoria sia ancora oggi conservata. Un racconto sull'intuizione geniale di una grande donna, sulla sua tenacia e sul potere quasi salvifico dell'arte, luce in mezzo alle tenebre. Friedl Dicker-Brandeis, nata a Vienna nel 1898 e morta nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau nel 1944, è considerata una dei pionieri dell'arteterapia. Nel 1942 fu deportata a Terezín, il «ghetto modello» voluto dalla propaganda nazista. Lí organizzò laboratori creativi per bambini con lo scopo di riequilibrare, attraverso l'arte, il mondo interiore dei suoi giovani allievi, segnati dalla paura e dall'incertezza che vivevano quotidianamente. Per far sì che i loro disegni non andassero perduti e che la loro memoria non fosse cancellata, Friedl catalogò ogni lavoro, annotando il nome e l'età degli autori, quindi nascose le opere in due valigie che furono ritrovate alla fine della Seconda guerra mondiale. Si salvarono quasi 5000 disegni e dipinti, la maggior parte dei quali è conservata al Museo Ebraico di Praga. Età di lettura: da 9 anni.

Irma Kohn è stata qui
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Materiale linguistico moderno

Corradini, Matteo <1975- >

Irma Kohn è stata qui / Matteo Corradini

Milano : Rizzoli, 2021

Abstract: Königsberg, primavera 1945. Una donna con la sciarpa rossa e un uomo col cappotto al contrario vagano nelle stanze di un appartamento alla ricerca di una ragazza. Quando la trovano, i due partigiani la nascondono in un carretto pieno di letame e la portano in un bordello. Lì sarà accolta dalla tenutaria, la Nonna, e dalle giovanissime Branta e Meise. La ragazzina è Irma Kohn, un'adolescente piena di coraggio e di voglia di andare. Ma è anche l'ultima ebrea sull'elenco che lo Judenrat, il Consiglio ebraico, deve periodicamente presentare alle SS per i rastrellamenti. La scomparsa di Irma terrorizza lo Judenrat: se i nazisti non trovano tutte le persone della lista, saranno i membri del Consiglio stesso a sostituirla. La linea che separa il bene dal male è sottile, ma su quella linea camminano i personaggi che attraversano la vita di Irma. Come Wolf, il crudele ufficiale delle SS, che uccide gli ebrei nel bosco ma cede ai ricordi e alla nostalgia del passato. O Kat, membro del Consiglio ebraico, che reprime la sua umanità. O ancora le tre donne del bordello, ingenue e disincantate, rassegnate e sognatrici... Dove sta il male è chiaro. Ma dove si annida il bene, anche nel cuore del male, è un mistero che tutti dovranno pagare caro. Età di lettura: da 11 anni.

Scialomm Mussolini
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Materiale linguistico moderno

Collaci, Marina - Collaci, Marina

Scialomm Mussolini / Marina Collaci

Roma : Castelvecchi, 2021

Narrativa

Abstract: In un paese del Gargano, un cantastorie invasato e carismatico di nome Ippazio si è convinto che, tanta è la fame e tanta la povertà, il Messia non sia mai davvero sceso in Terra. E visto che in quelle campagne ognuno ha i suoi buoni motivi per guardare la Chiesa con sospetto, non gli è poi difficile convertire i contadini della zona all'ebraismo, né conquistare il cuore di Lucetta, la ragazza madre che fa le pulizie dall'arciprete in persona. Persuaso che gli ebrei dell'Antico Testamento si siano estinti ai tempi di Noè, Ippazio si inventa una religione tutta sua, con tanto di canti che si concludono con il braccio alzato di fronte alla foto dell'Eccellentissimo Mussechini (Mussolini). Quando i contadini vengono a sapere da un italoamericano tornato in paese che gli ebrei sono vivi e vegeti, esultano: mandano lettere accorate ai rabbini di Roma, implorano la circoncisione. I rabbini tentennano. È il 1938. Marina Collaci si è ispirata alla storia vera del paesino pugliese che si è convertito in blocco all'ebraismo nell'anno più sbagliato, quello delle leggi razziali, per scrivere un romanzo dove il comico prende la sua rivincita sul tragico, grazie alla forza di personaggi dolci e spassosi.

Figli della furia
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Kraus, Chris <1963- >

Figli della furia / Chris Kraus ; traduzione di Simone Aglan-Buttazzi

Milano : SEM, 2021

Abstract: Basato su fatti reali, Figli della furia è la drammatica storia di due fratelli baltico-tedeschi nel gorgo del XX secolo. Un'epopea d'inganni e tradimenti che partendo da Riga arriva fino a Tel Aviv, passando da Mosca, Berlino, Monaco. Hub e Koja Solm sono inseparabili. Hub, il fratello maggiore, è carismatico ed estroverso. Koja invece vorrebbe una vita da artista, come quella del padre, ma i mutamenti politici e i problemi finanziari gli mettono i bastoni tra le ruote. Così, negli anni Trenta, si fa trascinare dal fratello nel movimento nazionalsocialista, prima in Lettonia poi a Berlino. Entrambi nutrono un amore sconfinato per Ev, la sorella adottiva. E quando vengono alla luce le origini ebraiche della ragazza, Koja, che nel frattempo è diventato tenente delle SS, fa di tutto per salvarla da morte certa. Dopo la guerra, di ritorno dalle carceri sovietiche, Koja è costretto a reinventarsi agente tuttofare per i servizi d'intelligence. E così s'immerge sempre di più nei segreti della nuova Germania. Nemmeno a Ev può dire la verità, ma è con lei che si trasferisce in Israele per aiutarla a esaudire il suo più grande desiderio: farla pagare ai criminali nazisti. Figli della furia è il romanzo che racconta come sono andate davvero le cose alla fine del secondo conflitto mondiale. Nel 1948, mentre s'inasprisce la guerra fredda, Monaco di Baviera è il centro europeo delle operazioni dei servizi segreti occidentali. Lo spionaggio americano non riesce a penetrare nella sfera d'influenza russa al di là della cortina di ferro. Per questo, con l'obiettivo di disinnescare la minaccia comunista in Europa, ricorre agli agenti che avevano militato nei servizi segreti del Terzo Reich contro i russi, servendosi dell'organizzazione di Reinhard Gehlen, l'agenzia di spionaggio formata da ex componenti della Wehrmacht e delle SS. Quando nel 1956 nasce ufficialmente il servizio segreto tedesco, il tentativo della CIA di orientare la nomina del capo dell'organizzazione sull'ex generale nazista Gehlen viene accolto da una forte resistenza da parte dei vertici dello Stato. Tale conflitto fornisce al romanzo il suo arco di tensione naturale e il terreno su cui si muovono i suoi personaggi principali.

La donna di Oslo
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Materiale linguistico moderno

Dahl, Kjell Ola

La donna di Oslo / Kjell Ola Dahl ; traduzione dal norvegese di Giovanna Paterniti

Venezia : Marsilio, 2021

Farfalle ; 337

Abstract: Negli anni dell'occupazione tedesca della Norvegia, Ester Lemkov è un corriere della resistenza che, dopo aver assistito all'arresto del padre, decide di rifugiarsi oltre confine, nel timore che la Gestapo possa arrivare anche a lei. Accolta a Stoccolma, la giovane ebrea diventa il contatto di Gerhard Falkum, uno degli uomini più ricercati dai nazisti, del quale però il movimento clandestino perde ben presto le tracce. Venticinque anni dopo, Falkum riappare improvvisamente a Oslo. Perché ha deciso di tornare? E dove si è nascosto per tutto quel tempo? Anche Ester, dopo aver chiuso la sua collaborazione con l'intelligence israeliana, è di nuovo a casa. E ora il passato la incalza: la ricomparsa di Falkum le impone un difficile confronto con quanto è accaduto durante la guerra e con la morte di una persona a cui voleva molto bene, costringendola a ricomporre la storia di un grande amore, e di un tradimento ancora più grande.

La casa sull'acqua
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Materiale linguistico moderno

Elon, Emuna

La casa sull'acqua / Emuna Elon ; traduzione di Elena Loewenthal

Milano : Guanda, 2021

Narratori della fenice

Abstract: Yoel Blum è un uomo realizzato. È marito, padre e nonno, nonché scrittore di fama internazionale, esponente di spicco della nuova letteratura ebraica. I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo, i tour promozionali si susseguono, e lui non si risparmia, visitando ogni paese. Tutti, tranne uno. In Olanda, infatti, il luogo dove è nato, Yoel non ha più fatto ritorno da oltre sessant'anni, da quando è fuggito in Palestina sul finire della guerra, scampando alle deportazioni naziste e all'orrore della soluzione finale. Ha promesso alla madre che non sarebbe più tornato, e ha mantenuto la promessa. Almeno fino a oggi: all'interno di una sala buia del Museo Ebraico di Amsterdam, Yoel sta per incontrare il suo passato in un filmato d'archivio che mostra i volti sorridenti di suo padre Eddy, morto in un campo di concentramento, di sua madre Sonia e sua sorella Nettie... e di un bambino che non è lui. Ma allora chi può essere, e perché non l'ha mai visto prima? Comincia così un'avventura alla ricerca della verità, che porterà Yoel a mettere insieme, pezzo dopo pezzo, la sua storia e quella della sua famiglia. Ricostruendo le dinamiche interne di una delle più grandi comunità ebraiche di quei tempi, Emuna Elon offre una testimonianza autentica, ricca di profondità e tensione emotiva, e al tempo stesso sorretta da un meccanismo letterario perfetto. Un libro con una voce originale che solleva una domanda: cosa è giusto fare, quando tutto è sbagliato?

Il solo modo per dirsi addio
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Materiale linguistico moderno

Stranger, Simon

Il solo modo per dirsi addio / Simon Stranger ; traduzione di Alessandro Storti

Torino : Einaudi, 2021

Einaudi stile libero. . Big

Abstract: Che cosa spinge il timido figlio di un calzolaio a diventare un carnefice nazista? Perché i discendenti di una delle sue vittime si trasferiscono proprio nella casa dove lui torturava? Simon Stranger ripercorre i destini incrociati di cinque generazioni di una famiglia ebrea e di uno dei più spietati criminali della storia norvegese. In una strada di Trondheim, Simon Stranger si inginocchia per raccontare al figlio che secondo la tradizione ebraica una persona muore due volte: prima quando il suo cuore smette di battere, poi quando il suo nome viene letto, pensato o detto per l'ultima volta. Davanti a loro c'è la pietra d'inciampo di Hirsch Komissar, il trisnonno del ragazzo che nel 1942 fu deportato e assassinato dai nazisti. Il colpevole della morte di Komissar fu uno dei più vili traditori della Norvegia: Henry Oliver Rinnan, un collaboratore della Gestapo che stabilì il suo quartier generale in una casa di periferia di Trondheim e trasformò la cantina in una camera di tortura per i dissidenti. La stessa casa in cui i nipoti di Hirsch tornano a vivere dopo la caduta del Terzo Reich. A partire da questo insolito scherzo del destino, Stranger costruisce un romanzo toccante sulla volontà di esorcizzare il dolore e sul tentativo di mantenere in vita i nomi di coloro che si sono persi.

L'ultimo treno per la libertà
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Materiale linguistico moderno

Clayton, Meg Waite

L'ultimo treno per la libertà / Meg Waite Clayton ; traduzione di Roberta Scarabelli

Milano : HarperCollins, 2021

Abstract: Il treno fischia all'avvicinarsi della stazione, il confine tra la Germania e l'Olanda è vicino. Truus Wijsmuller sa che non può permettersi nemmeno un errore. Manda i tre bambini che viaggiano con lei a lavarsi le mani e affronta, armata solo di un passaporto olandese e di un piccolo anello di bigiotteria, i controlli della guardia nazista. Questo non è il primo viaggio di Truus, eppure ogni volta è come la prima, il cuore in gola e il coraggio che la sostiene sapendo che la sua missione è più importante di tutto: salvare quanti più bambini ebrei possibile, farli salire sul treno che li porterà lontano dalle atrocità naziste. È il 1936 e l'Austria sta per essere annessa alla Germania. Per Stephan Neuman i nazisti sono poco più che dei violenti brutti ceffi. Ha solo quindici anni, il suo sogno è fare lo scrittore ed è il figlio di una ricca famiglia ebrea viennese. La sua migliore amica è ?ofie-Helene, una ragazza cattolica appassionata di formule matematiche, la cui madre lavora per un giornale antinazista. Ma l'innocente adolescenza dei due ragazzi sta per infrangersi come un cristallo di fronte alla violenza del regime di Hitler. Gli altri paesi stanno chiudendo le loro frontiere, una massa di persone disperate si accalca ai confini per fuggire. Eppure, anche nell'oscurità, c'è una luce che continua a splendere, perché Truus Wijsmuller è determinata a salvare tutte le vite che può. E per farlo arriva a sfidare Eichmann: in una corsa contro il tempo dovrà condurre centinaia di bambini e ragazzi in un pericoloso viaggio in treno da Vienna fino in Inghilterra. Un treno verso la salvezza, un treno verso la libertà. che vogliono afferrare la vita e viverla nonostante la guerra. È la storia di come ognuno di noi può fare la differenza, per non dimenticare la natura meravigliosa dell'animo umano.

L'immortale Bartfuss
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Materiale linguistico moderno

Appelfeld, Aharon

L'immortale Bartfuss : [romanzo] / Aharon Appelfeld ; traduzione di Elena Loewenthal

Milano : Guanda, 2021

Narratori della fenice

Abstract: Bartfuss è immortale. Nessuno, infatti, sarebbe riuscito come lui a sopravvivere con più di cinquanta pallottole in corpo. Evaso da un campo di sterminio, rifugiatosi nella foresta vicina, è stato contrabbandiere sulla costa italiana, da dove si è poi imbarcato per Israele. Oggi, a cinquantasette anni, vive a Giaffa insieme a una famiglia da cui si sente perseguitato. Si tiene isolato nella sua stanza per non rischiare di incontrare la moglie Rosa e le due figlie. Impaziente di lasciare quella casa, per lui covo di nemici, Bartfuss passa le giornate muovendosi tra la riva del mare e i bar della città, dove a ogni angolo incrocia i volti di chi come lui ha attraversato l'esperienza dei campi e gli anni in Italia. Ma Bartfuss è davvero immortale? Ormai vera e propria leggenda vivente, ma solo e lontano da tutti, inizia a provare un bisogno di comunicare, di condividere i ricordi che si scontra con la sua radicale ricerca di solitudine... Aharon Appelfeld ritrae in queste pagine una nuova figura di sopravvissuto alla Shoah, quella dell'antieroe che, nostalgico di un passato che è stato anche la sua tragedia, è ormai incapace di costruirsi una nuova esistenza.

Una voce sottile
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Materiale linguistico moderno

Di Porto, Marco

Una voce sottile / Marco Di Porto

Firenze : Giuntina, 2020

Vite

Abstract: Siamo negli anni trenta del Novecento e Solly è un ragazzo sensibile e intelligente che fa parte della piccola comunità sefardita di Rodi, dove gli ebrei in fuga dalla Spagna avevano trovato riparo alla fine del XV secolo. La sua vita scorre lieta, intrecciandosi con i destini di altri personaggi che popolano i tortuosi vicoli della juderia, il quartiere ebraico di Rodi città. E così, inseguendo i protagonisti di Una voce sottile, ci ritroviamo in un piccolo mondo, antico e vitale, un mondo straordinariamente felice, dove le vessazioni imposte dal fascismo sono stemperate dalla gioia degli affetti e delle tradizioni. Ma mentre sull'isola la primavera sembra non finire mai, le fosche nubi di violenza che agitano l'Europa stanno per travolgere anche la rosa dell'Egeo. Con l'ausilio di un'accurata ricerca storica e di una sensibilità non comune, Marco Di Porto racconta la storia di suo nonno, Salomone Galante, attraverso un romanzo storico che è anche il tentativo di ricostruire la vita di una comunità ebraica ai margini del Mediterraneo nei feroci anni del nazifascismo. Rodi, l'isola che profuma di fiori, e una comunità di ebrei vecchia di quattrocento anni strappata alla vita dalla furia nazista...

Il re di Varsavia
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Materiale linguistico moderno

Twardoch, Szczepan

Il re di Varsavia / Szczepan Twardoch ; a cura di Francesco M. Cataluccio ; traduzione di Francesco Annichiarico

Palermo : Sellerio, 2020

La memoria ; 1176

Abstract: C'era una volta a Varsavia. 1937. A pochi mesi dall'invasione nazista e in un clima politico di crescente dittatura e inconsapevolezza del futuro, si svolge l'ascesa di Jakub Shapiro, ebreo, gran pugile ma anche un assassino al servizio del capomafia della comunità israelitica. La racconta, cinquanta anni dopo, da Tel Aviv dove si era rifugiato in tempo, Moises Inbar, all'epoca diciassettenne, che di Jakub era diventato l'ombra. Da quando Jakub ha ucciso con sanguinaria crudeltà il mite padre di Moises, il ragazzo è una specie di specchio del travolgente criminale, in un rapporto odio-identificazione difficile da decifrare. Del boss avventuroso, il fragile ragazzino ebreo testimonia, ammirato e schifato, gli atti e le passioni di una vita avida, in un continuo di episodi e figure travagliate, ebrei e non ebrei, nessuna delle quali solo comprimaria ma sempre caratterizzata da una propria storia (il capomafia, la tenutaria del bordello, la moglie ebrea borghese, l'amante polacca aristocratica, il fratello sionista idealista, il killer mostruoso con il suo demone, e i molti minori che compongono lo sfondo sociale). Soprattutto Moises avverte del «re di Varsavia» quel «nucleo oscuro» che rende in fondo contraddittorio ogni suo successo. E che preannuncia qualcosa di terribilmente triste e sorprendente. Il re di Varsavia è un romanzo criminale; è un romanzo storico sulla Varsavia antisemita e capitale dell'ebraismo, divisa tra l'aspirazione a metropoli europea e un autoritarismo provinciale, mentre scivola verso la tragedia; è un romanzo morale, sull'assuefazione alla violenza e su quanta e quale ne è giustificata dalla voglia di rivalsa di chi è oppresso; ed è un romanzo politico, sulle radici della nazione di Israele. Da questo libro è stata prodotta una serie televisiva.