Abstract: Gli dèi delle cose come stanno sovrintendono all'opera di Kipling. Già, ma come stanno le cose? Lo scrittore non può che andare di persona - attraverso i personaggi - a scoprirlo nei dettagli. Ad esempio: come si sopravvive schiavi ai remi su una antica galera e che cosa si vede quando il mare raggiunge il parapetto prima di sommergerti? Come ci si sente quando un mostro degli abissi marini, che mai avrebbe dovuto risalire in superficie, ti guarda in faccia, o quando quella che blandamente chiamiamo ispirazione ti penetra, lacerando il tessuto individuale e costringendoti a scrivere una poesia come se fossi Keats? Che cosa significa essere un ragazzo-lupo, un animale imperfettamente snaturato, soggetto a intermittenza alle imprevedibili reazioni di un'area spirituale non localizzata, che per Mowgli - la figura di fanciullo primordiale più amata della letteratura nasce in uno dei racconti - si trova nella pancia? Distillando l'acre alcol del lavoro, senza timori reverenziali di fronte a sua maestà il vapore o all'aglio dello slang, a onde hertziane o putrelle; scomodando metempsicosi e telegrafo senza fili e all'occorrenza un intero consesso di divinità indiane; addentrandosi persine nella giungla arcaica del ciclo, tra la plebe degli dèi, Kipling, inguaribile Proteo all'apice della vita creativa, non fa che cambiare avventura.
Titolo e contributi: I figli dello zodiaco / Rudyard Kipling ; a cura di Ottavio Fatica
Pubblicazione: Milano : Adelphi, [2008]
Descrizione fisica: 285 p. ; 22 cm.
Serie: Biblioteca Adelphi ; 527
ISBN: 9788845922640
Data:2008
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Biblioteca civica Antonio Tiraboschi | TIR. 823.8.KIP 1 v. | 0-481544 | Su scaffale | Disponibile |
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